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 e i conti dello Stato”. E spiega le sue critiche al PLR

Genini: “Homer Simpson
 e i conti dello Stato”. E spiega le sue critiche al PLR

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“I nostri errori di strategia e comunicazione ci hanno messi in un angolo, nello scomodo ruolo di difensori d’ufficio del progetto di un Governo nel quale nemmeno abbiamo la maggioranza”

In una puntata emblematica dei Simpson, il capofamiglia Homer vive una grave crisi personale e, invece di affrontare le sue responsabilità, preferisce ubriacarsi. Per giustificare la sua scelta di fronte a moglie e figli, si inventa una scusa leggendaria: «Questo problema non riguarda me, ma il futuro Homer – accidenti, proprio non invidio quel tizio!».

La discussione sul preventivo 2024 del nostro Cantone si sta dimostrando un «momento Homer Simpson» nella storia recente della politica di questo Cantone. Buona parte dei partiti, invece di affrontare la realtà (il fatto che non possiamo indebitarci all’infinito), preferisce ubriacarsi (servendo alla gente cocktail populisti) e comportarsi come se i problemi riguardassero «il Ticino del futuro» – e accidenti, non invidiamo chi vivrà in quel posto!

Il PLR ha deciso di smarcarsi da questo approccio irresponsabile, ma a propria volta ha commesso una lunga serie di errori tattici. Nei giorni scorsi mi sono espressa pubblicamente in modo critico verso il mio partito – portando la voce anche di altri colleghi del mio gruppo – e rimango convinta che dobbiamo profilarci di più e meglio.

I nostri errori di strategia e comunicazione ci hanno messi in un angolo, nello scomodo ruolo di difensori d’ufficio del progetto di un Governo nel quale nemmeno abbiamo la maggioranza. Ci siamo così ritrovati indifesi ed esposti a un fuoco d’artiglieria di facili critiche, da tutte le direzioni, con l’aggravante che buona parte della popolazione ha smesso di capire di cosa stiamo parlando.

Non dobbiamo però cedere allo sconforto o, peggio ancora, imboccare anche noi qualche seducente scorciatoia che vanificherebbe le (piccole) conquiste già ottenute, sulla via per il riequilibrio delle finanze pubbliche di questo Cantone. Questo per il PLR è il momento di rimanere compatto e fedele alla scelta di mostrarsi responsabile.

Serve il coraggio politico per difendere le misure di risparmio proposte dal Governo, rinunciando ad accontentare la piazza in cambio di qualche pugno di voti – e trovando magari la forza, in aula, per correggere qualche altra stortura: come la distribuzione indiscriminata di sussidi pubblici a famiglie più che abbienti.

Il PLR, ora, deve preoccuparsi solo di portare a casa il preventivo 2024 del Cantone – poi potremo (e dovremo!) lasciare il giusto spazio all’autocritica, in modo da ritrovare alla svelta l’unità d’intenti e la capacità di dettare l’agenda politica del Cantone, accettando, se necessario, anche qualche sconfitta.

Questo è un anno destinato a decidere, almeno a medio termine, le sorti del Ticino politico. Ci aspetta una votazione molto dura sulla cassa pensione dei dipendenti pubblici, e all’inizio dell’estate si tornerà subito a parlare di preventivo – quello per il 2025, che ci vedrà obbligati a fare altri sacrifici.

Se non vogliamo trovarci fra pochi mesi impegnati in una nuova gazzarra partitica, bisogna perciò per prima cosa che il PLR (e chi altro?) trovi il modo di andare oltre le cifre, spiegando al Paese perché vale la pena di avere finanze in ordine.

Bisogna ricordare a ogni cittadina e a ogni cittadino che non lasciare debiti ai nostri figli e nipoti è un imperativo morale, non solo un principio di buona gestione finanziaria. Bisogna spiegare che senza conti pubblici in ordine il concetto di «sostenibilità» è solo uno slogan – e che senza la capacità di gestire le proprie finanze senza annegare nei debiti, qualunque richiamo ai «valori» è solo una bugia abilmente travestita.

Fonte: Liberatv.ch – 26 gennaio 2024