«In Ticino i contribuenti pagano molte più tasse rispetto a quelli del resto della Svizzera»
Tutti e 26 i Cantoni della Svizzera sono iscritti alla “gara” della concorrenza fiscale. Così hanno deciso le svizzere e gli svizzeri nel 2010, in votazione, e così è oggi, piaccia o meno ad alcuni partiti.
Il Centro competenze tributarie e giuridiche della SUPSI ci dà cattive notizie sull’andamento della competizione di cui sopra: nel 2021 il nostro Cantone era al 21° posto (sestultimo) della classifica intercantonale per l’imposizione fiscale delle persone fisiche, quest’anno abbiamo perso un’ulteriore posizione, situandoci al 22° posto.
Tradotto in parole semplici: in Ticino i contribuenti (in particolare i più abbienti) pagano molte più tasse rispetto a quelli del resto della Svizzera…ma possiamo rimediare. Il 9 giugno andremo infatti a votare la riforma fiscale approvata da Governo e Parlamento che, fra le sue molte misure, propone anche un alleggerimento della pressione fiscale, con l’obiettivo di proteggere, a lungo termine, un sistema del quale tutti beneficiano.
È bene rilevare che il Ticino ha una fiscalità estremamente progressiva, con deduzioni che non hanno eguali a livello svizzero. Questo fa sì che moltissimi contribuenti (il 26%) non paghino del tutto le imposte, e che il ceto medio goda di una tassazione moderata nel confronto intercantonale. È un sistema molto sociale – che insieme alle varie misure di aiuto alle famiglie e alle fasce meno abbienti – fa del Ticino un Cantone indiscutibilmente progressista.
Il nostro sistema tributario al momento finanzia la sua generosità verso la classe medio-bassa, con una forte imposizione dei redditi elevati. In Ticino, le persone abbienti pagano, infatti, gran parte delle imposte, con aliquote che superano il 40% del loro reddito annuo (1000 persone – ossia lo 0.5 % dei contribuenti – pagano il 20% del gettito delle imposte sul reddito). Quando si dice che lo sgravio proposto favorisce solo i ricchi, si dimentica che del gettito proveniente da questi ultimi beneficiano tutti e, in proporzione, soprattutto i meno favoriti.
Il Ticino non è un’isola e viviamo in uno Stato federalista, con Cantoni che applicano condizioni assai più attrattive per le persone facoltose. I grossi redditi e patrimoni sono preziosi per noi come per Coira, Lucerna, Svitto e via dicendo, e dobbiamo quindi intervenire per rientrare ragionevolmente nella media nazionale e così continuare a garantire il finanziamento del nostro sistema di prestazioni sociali.
L’imposizione dei redditi alti, comunque, è soltanto uno dei problemi del nostro sistema fiscale. Affrontarlo da solo sarebbe sbagliato, perché si tratterebbe dell’ennesimo intervento di manutenzione a fronte di una legge oramai vetusta. E’ necessario mettere mano anche alle tasse di successione ingiuste per le persone non sposate e per garantire la successione aziendale delle nostre PMI e alle aliquote fuori mercato per i prelievi dei capitali del secondo pilastro, che spingono molte persone a trasferirsi fuori Cantone al momento del pensionamento. Per questo, Governo e Parlamento propongono una necessaria riforma globale, che sarà posta in votazione il 9 giugno. Un’approvazione popolare necessaria, per evitare un aumento d’imposta del 3% che è già entrato in vigore dal 1. gennaio 2024 per tutti i contribuenti.
Fonte: Ticinonline – 13 maggio 2024