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Dare più ascolto ai giovani è la chiave per la nostra prosperità di domani

Pensando a quali potessero essere i messaggi centrali per la mia campagna elettorale, all’inizio di quest’anno, da subito non ho avuto dubbi su una cosa: che mi sarei data l’obiettivo di richiamare la politica ticinese a prendere più sul serio i giovani, ricominciando ad ascoltare, per davvero, il loro punto di vista sul futuro del nostro Cantone.

Nel 1999 sono stata la prima donna presidente dei Giovani liberali radicali ticinesi, e da allora mi impegno affinché il mio partito – oltre a essere quello con la base nettamente più ampia – sia anche sempre attento a rappresentare equamente tutte le generazioni della nostra popolazione.

Anche se a 51 anni non ho ancora (per fortuna!) il profilo politico della veterana, durante queste settimane ho potuto vivere l’avvicinamento alle elezioni cantonali con il filtro dei miei oltre trent’anni di militanza politica. Quel che posso dire è che, per quanto riguarda il coinvolgimento dei giovani, non abbiamo davvero nessuna ragione di abbandonarci al pessimismo.

Pensando solo all’ultimo weekend, mi ha molto colpito vedere la passione con la quale i membri di GLRT stanno animando il grande carosello degli appuntamenti elettorali, su e giù per il nostro territorio e non solo.

Ho per esempio visto molte e molti di loro sabato sera a Sementina: mi hanno spiegato che la domenica mattina presto sarebbero saliti sul treno per San Gallo, per accompagnare il presidente Daniel Mitric e festeggiarne l’elezione a vicepresidente dei Giovani radicali svizzeri. Immaginate il mio stupore nel vedere poi le stesse facce a Russo, nel tardo pomeriggio di domenica, al comizio organizzato per la valle Onsernone!

A fare nomi rischiamo sempre di fare torto a qualcuno, ma voglio comunque sottolineare la qualità degli interventi di alcuni candidati di GLRT che ho potuto ascoltare in queste settimane di campagna elettorale.

Se il 2 aprile non dovesse essere la volta buona, sono convinta che sentiremo ancora parlare di loro, già nella primavera del prossimo anno – perché la grandezza del PLR la costruiamo prima di tutto nei Comuni, dove il nostro partito è presente con una capillarità che non ha paragoni e, soprattutto, dove possiamo gettare le fondamenta per il benessere del nostro Cantone.

Fin qui ho scritto solo del mio partito, il PLRT, ma di giovani candidate e candidati in gamba ne ho visti su tutte le liste. Si tratterà ora di dare loro la giusta dose di ascolto e fiducia, per un rinnovamento generazionale che porti a Palazzo delle Orsoline (e nei Municipi, fra un anno) una sensibilità che oggi manca. In gioco c’è la capacità del nostro Cantone di salire sui molti treni che stanno partendo, con destinazione un futuro più prospero per ogni suo abitante.

Fonte: Tio.ch – 14 marzo 2023