C’era una volta… la Swiss

Da piccola mi piacevano molto le favole.. Stavo a letto sognante quando la mia mamma me le raccontava.. ma il tempo passa e si diventa grandi e ci si confronta con la realtà.

Ora vengo ai fatti e alla realtà. Da tempo avevo programmato un viaggio di studio/lavoro a Londra; fissate le lezioni e gli appuntamenti mi restava unicamente da decidere con che compagnia volare. Mi sono detta in fondo abito a Vico Morcote e facendo la strada del lago in poco tempo sono ad Agno, c’è si un cambio di aereo da fare ma perché non voliamo da Lugano a Zurigo e da Zurigo a London city, tanto più che ho subito una cena di lavoro in città.

Alle 15.20 di domenica 7 luglio mi imbarco a Lugano. Arrivata a Zurigo, con una compagna di viaggio, ci precipitiamo al gate per la coincidenza. A sorpresa, al momento dell’imbarco, il volo viene cancellato e una voce fredda informava i passeggeri di recarsi al desk per voli annullati. Già un’avventura trovare il desk, una volta raggiunto: una coda chilometria. Chiamo quindi il centralino della Swiss, digitando quale lingua italiano, ma già c’era un disco, finalmente trovo un’operatrice francofona. Spiego la situazione e chiedo di trovarci un altro volo con qualsiasi compagnia aerea che ci permettesse di raggiungere Londra ancora in serata/notte in modo da rispettare un incontro lavorativo fissato per lunedì mattina alle 8.30 presso un primario studio legale londinese (ho fatto presente all’operatrice che se non avessi potuto presenziare avrei arrecato al cliente un danno economico visti gli onorari, sia dei colleghi sia miei, da corrispondere).

Dopo una lunga attesa l’operatrice mi informava che non vi erano più voli serali per Londra. Una bugia, un congiunto della mia accompagnatrice ci trova due biglietti (ne rimanevano 5) sul volo easyJet per Gatwick (per chi conosce Londra non proprio in centro). Sistemata la nuova partenza una nuova “impresa” recuperare il bagaglio. Richiama il call center: nessuna assistenza, dopo circa 1 ora e mezza, trovato un funzionario “umano”, recupero (ai bagli smarriti) la mia valigia che rimbarco. Passati di nuovo i controlli di sicurezza con la mia compagna di avventure (disavventure) ci ordiniamo un bicchiere di buon vino e consumiamo un pasto all’aeroporto (non ci restava che brindare e prenderla sportivamente). Altri malcapitati non hanno avuto la stessa nostra “fortuna” non riuscivano neppure a contattare i famigliari per avvisare della situazione (ho persino prestato il mio cellulare ad una signora indiana che non riusciva ad avere la connessione per chiamare casa).

All’alba delle 2 e mezzo di mattina riuscivo a coricarmi a Londra (12 ore per raggiungere la capitale inglese sono un po’ tante). Sveglia alle 7.00 e mantengo gli impegni precedentemente assunti. In serata riempio il formulario per il rimborso dei costi e per un risarcimento alla Swiss. Chiedo, con tutti i documenti allegati e comprovanti la fattispecie, CHF 556.47 costo dei 2 biglietti con easyJet, CHF 100.- cena per 2 persone all’aeroporto, CHF 120.—trasporto con treno e taxi da Gatwick a Londra per 2 persone. Inoltre in ossequio al Regolamento (CE) n. 261/2004 un risarcimento di EURO 250 a persona per annullamento del volo e lasciavo alla discrezione di Swiss di indennizzarci per i disagi causateci.

Risposta di 2 giorni or sono riconosciamo i costi della cena e del treno/taxi per contro non quello del biglietto aereo con easyJet perché è stata una vostra scelta usufruire dei servizi di un’altra compagnia (senza nemmeno ipotizzare il rimborso del costo del biglietto pagato per il volo zurigo-Londra con Swiss e annullato) e nessun risarcimento in quanto il Regolamento non si applicava essendo di fronte ad un evento straordinario. Replica mia secca non mi avete comprovato nessun evento straordinario, tanto più che con un’altra compagnia, Londra l’abbiamo raggiunta. Risposta che vi riporto testualmente

Il Suo file è stato revisionato e possiamo informarla che la nostra posizione rimane invariata. Questa causa dell’irregolarità del volo è considerata una circostanza straordinaria, pertanto non ha diritto ad alcuna compensazione pecuniaria.

Si prega di notare che provvederemo sicuramente a fornire tutti i documenti necessari e le informazioni riservate per qualsiasi organizzazione autorizzata in caso di un procedimento giudiziario, ma non siamo obbligati a farlo per nessun privato in quanto questi documenti sono strettamente riservati.

Evidentemente ho risposto che avrai adito il giudice civile competente, facendone una questione di principio. L’ho sempre detto che uno dei miei difetti è l’impazienza.. ma conoscendolo ho comunque dato a Swiss la possibilità di rivedere la posizione avvisandoli che in caso di mancata risposta avrei, oltre che adito il giudice civile, informato i mass media (dando a Swiss la possibilità di replicare pubblicamente)… ed eccomi qui a rimpiangere le favole della mia mamma e di quella che una volta era considerata la miglior compagnia aerea al mondo.. il tempo passa!

Pubblicato su: TicinoNews.ch – 19 luglio 2019