Nella squadra del PLR c’è un’incognita

Sulla lista per il Nazionale ci sono Cattaneo, Farinelli, Steiger, Spano, Bertoli, Ferrara, Pfyffer e Valenzano Rossi ma il nome di un’altra donna, Genini, potrebbe essere fatto davanti al Comitato cantonale

I giochi per la corsa al Consiglio nazionale in casa liberale radicale sono quasi fatti. La lista, che verrà presentata e approvata venerdì 28 giugno dal Comitato cantonale convocato al Palazzo dei congressi alle 18, sta prendendo forma. Il partito presieduto da Bixio Caprara ha confezionato gli 8 nomi per la corsa a Berna, ma le bocce non sono ancora ferme e non è detta l’ultima parola. È verosimile che il nome di una donna che oggi risulta esclusa, venga rilanciato e messo in votazione.

Ma andiamo con ordine, ecco le persone scelte a livello ufficiale: ci sarà Rocco Cattaneo, consigliere nazionale in carica, subentrato nel corso della legislatura quando Ignazio Cassis è stato eletto in Consiglio federale. Al fianco dell’ex presidente ci sarà Alex Farinelli, capogruppo in Parlamento e già candidato al Governo nel 2015 e alle recenti cantonali. Sul taccuino della Commissione è finita poi Natalia Ferrara, anche lei parlamentare e già candidata all’Esecutivo cantonale nel 2015, poi Stefano Steiger, municipale di Ascona, Alessandro Spano, già presidente dei Giovani liberali radicali, ma anche Marco Bertoli, granconsigliere eletto lo scorso 7 aprile. A completare la squadra liberale radicale in corsa per la Camera bassa ci sono Michela Pfyffer, vice-presidente delle donne liberali radicali ticinesi e già in corsa per il Parlamento, nonché Karin Valenzano Rossi, che è capogruppo in Consiglio comunale a Lugano.

A conti fatti cinque uomini e tre donne. Ma ce n’è un’altra che potrebbe essere della partita: si tratta di Simona Genini. Il suo nome gira con insistenza negli ambienti liberali radicali, lei si è detta pronta a correre e a un certo punto doveva entrare in lista senza troppi problemi, ma alla fine è stata esclusa dal gremio liberare radicale che ha scritto quella lista di nomi nella quale molti si sono detti disponibili a figurare. Il nome di Genini, salvo accordi o rinunce negli ultimi giorni, potrebbe essere lanciato la sera stessa al Palazzo dei congressi e, fatto più unico che raro nel PLR, portare a una votazione formale, con il meno votato dal Parlamentino che risulterebbe escluso.

L’interesse è andato crescendo da quando il consigliere nazionale Giovanni Merlini ha deciso di rinunciare alla ricandidatura alla Camera del popolo, giocandosi il tutto per tutto nella corsa al Consiglio nazionale. Merlini è intenzionato a fare proprio il seggio occupato oggi da Fabio Abate al Consiglio degli Stati, in virtù del fatto che Abate ha annunciato il 1. agosto 2018 che la sua esperienza nella Camera dei Cantoni e a Berna era al capolinea.

A giorni è attesa la lista dell’UDC per Berna, mentre in casa Lega per ora tutto tace. Ma il PS le sue mosse le ha già fatte, riuscendo a sottoscrivere un accordo per unire le forze rossoverdi (ecologisti, comunisti e Forum alternativo), pronta è pure la squadra del PPD.

Pubblicato su: Corriere del Ticino – 19 giugno 2019