Fiscalità, socialità e gestione sana di un’economia famigliare

Nelle misure fiscali presentate dal nostro Governo, alcune in particolare vanno segnalate: la diminuzione a tappe dell’aliquota per l’imposta sulla sostanza e il “freno all’imposta sulla sostanza” che mira ad evitare che il patrimonio di un contribuente venga eroso dalle imposte.

Mi sembra opportuno rilevare che questi due provvedimenti permetterebbero al nostro Cantone di guadagnare unicamente 6 posizioni (dal 22° al 16° rango) nella classifica intercantonale dell’onere fiscale massimo sulla sostanza. Il Canton Grigioni, dove nostri facoltosi contribuenti hanno la propria casa di vacanza, si situa al 9° rango!

Pochi giorni or sono Gioventù socialista ha lanciato la sua iniziativa 99%, che chiede di tassare maggiormente l’1% degli svizzeri più ricchi aumentando al 150% la tassazione sulla parte del reddito da capitale che eccede l’importo stabilito dalla legge. L’intento dei promotori sarebbe quello di utilizzare i nuovi introiti per la riduzione dell’imposizione delle persone con redditi da lavoro bassi o medi o a uscite a titolo di riversamento in favore del benessere sociale.

Ci troviamo di fronte a due proposte in completa contrapposizione, anche se una attiene alla diminuzione dell’imposizione della sostanza (messaggio governativo) e l’altra all’imposta sul reddito (iniziativa giovani socialisti).

Per quanto riguarda il nostro Cantone, questo conosce come il resto della Svizzera, le deduzioni del reddito imponibile, segnatamente per oneri assicurativi, per figli, figli agli studi, per cura dei figli da parte di terzi, per persone a carico, per doppi redditi (inoltre concede una deduzione per i beneficiari AVS-AI non vigente in tutti i cantoni), ebbene ogni importo fiscalmente deducibile per queste categorie è superiore del doppio al resto della Svizzera. Lo scopo dell’iniziativa dei giovani socialisti, nel nostro Cantone, è in un certo senso già ampiamente raggiunto concedendo delle deduzioni generosissime. Non va d’altronde dimenticato che il messaggio del Consiglio di Stato non riguarda unicamente il settore fiscale, ma contiene pure delle misure di politica sociale di sostegno alle famiglie e a favore della conciliabilità tra famiglia e lavoro.

Da sempre ho sentito i politici che propongono delle misure di risanamento finanziario operare il paragone con una buona economia famigliare, non si dovrebbe spendere più di quanto si incassa. E allora anche in questo caso, è mia opinione, che questa analogia vada fatta. E mi spiego: in Ticino la spesa a preventivo 2017 della politica familiare cantonale ammonta a 88.2 milioni di franchi. Se a questi aggiungiamo anche la spesa RIPAM ritenuta al 50% (fr. 140 mio, nell’ipotesi che il 50% della totalità dei fr. 279 mio di sussidi RIPAM va alle famiglie) otteniamo un importo complessivo degli aiuti sociali destinati alle famiglie che può esser valutato in circa fr. 228 mio.

Ora, se analizziamo la stratificazione dell’imposta sul reddito e sulla sostanza delle persone fisiche scopriamo che per quanto riguarda l’imposta sul reddito, l’1.1% dei contribuenti (2’219 casi con reddito imponibile > 300’000 fr.) paga fr. 148.1 milioni d’imposta (pari al 23% del totale). Per quanto concerne l’imposta sulla sostanza, l’1% dei contribuenti (2’022 casi con sostanza imponibile > 3 mio di fr.) paga fr. 46.4 milioni d’imposta (pari al 57.5%). Ergo, l’1% dei contribuenti persone fisiche in Ticino paga ogni anno quasi fr. 200 milioni d’imposta (fr. 194.5 mio per la precisione). Se rapportiamo questo importo alla spesa sociale per le famiglie di cui ho detto, possiamo pertanto affermare che l’1% dei contribuenti più facoltosi permette il finanziamento ogni anno di quasi la totalità della spesa che è destinata alla politica familiare.

Non si può quindi che concludere che è importantissimo che questi contribuenti rimangano in Ticino e non partano per altri lidi (non fosse che il Cantone a noi limitrofo). Facciamo un primo passo: sosteniamo il messaggio del Governo che mira a dare un segnale a questi contribuenti e non sottoscriviamo l’iniziativa dei giovani socialisti (il maggior introito non potrebbe che essere potenziale, questi contribuenti ad elevata mobilità potrebbero scegliere di partire per uno Stato estero). Senza questa piccola percentuale di contribuenti comprometteremo la socialità del nostro Cantone.