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Visioni lungimiranti

Un bravo politico deve saper anticipare i tempi: ne parliamo con Simona Genini

Simona Genini ha conseguito la laurea in diritto all’Università di Losanna e ha ottenuto il brevetto di avvocato nel dicembre 1999. Nel maggio 1998 ha iniziato a lavorare, quale giurista, alla Divisione delle contribuzioni, attualmente è responsabile del servizio giuridico. A livello politico è presidente della sezione PLR di Vico Morcote, nonché municipale del suo comune dal 2008. Dal 2001 al 2005 è stata presidente dell’Associazione dei funzionari fiscali del Canton Ticino, di cui è attualmente vicepresidente e dal 2008 è membro, in rappresentanza delle Associazioni del personale della Commissione conciliativa. Insegna saltuariamente alla SUPSI e al Centro di studi bancari di Vezia. Mamma di Alessandro, nel suo tempo libero le piace sciare d’inverno e fare passeggiate in montagna in estate, ma soprattutto passare delle tranquille serate in compagnia degli amici più cari. Le abbiamo rivolto alcune domande per conoscerla un po’ meglio.

Simona Genini, da dove nasce la sua passione per la politica?

È un interesse che è cresciuto con me, per così dire. Mi sono sempre interessata alla politica, forse perché a casa ne discutevamo spesso e questo mi ha permesso di avvicinarmi con naturalezza ai temi e ai problemi del nostro cantone. È, però, soprattutto dopo gli studi universitari che ho scoperto di avere una vera passione per la cosa pubblica così, rientrata in Ticino, mi sono impegnata in prima persona, entrando nel 1996 nel comitato dei GLRT del distretto di Bellinzona, allora presieduto da Andrea Bersani. Dopo essermi trasferita nel Luganese sono diventata presidente del collegio presidenziale di GLRT, membro dell’UP della Sezione di Lugano e attualmente municipale di Vico Morcote, nonché presidente della Sezione locale del partito.

Come riesce a conciliare le sue attività professionali, familiari e politiche? Deve rinunciare a qualche cosa?

Non è sempre facile conciliare tre attività così impegnative e importanti, ma non lo è per nessuna donna. Il fatto di essere naturalmente una persona bene organizzata mi facilita il compito, e il sacrificio di un po’ di tempo libero non è certo un peso. In effetti, ancora dopo 12 anni la mia attività alla Divisione delle contribuzioni mi entusiasma, la politica come detto resta una mia passione, mentre l’essere mamma è la cosa più bella che mi sia capitata. Quindi occuparmi di tutto è un piacere e anche un privilegio.

Parliamo della sua professione. Alle Contribuzioni il lavoro non manca, soprattutto agli ispettori del fisco che in prima battuta sono chiamati ad accertare sottrazioni d’imposta e frodi fiscali. Qual è l’aspetto più importante nella lotta all’evasione fiscale?

Prima di tutto, è necessario che i contribuenti rispettino le istituzioni e le leggi con la consapevolezza di dare un contributo fondamentale alla conduzione del nostro Stato. Quando poi ci si trova confrontati con un reato fiscale, occorre capire per prima cosa le ragioni per le quali il contribuente ha infranto la legge, dopo di che si prenderanno i provvedimenti adeguati. In ogni caso, il messaggio del Consiglio di Stato relativo all’amnistia cantonale, proposto dalla nostra Consigliera di Stato Laura Sadis, è un buono strumento per iniziare a contenere il problema.

Come procedete se gli accertamenti degli ispettori portano alla luce fatti di una certa gravità? Collaborate con Berna?

Allorquando vengono alla luce delle importanti sottrazioni fiscali – la cui complessità necessita di competenze particolari o dell’utilizzo di misure coercitive – la DdC può chiedere l’aiuto alla DAPI (Divisione affari penali ed inchieste), divisione dell’AFC (Amministrazione federale delle contribuzioni), che in applicazione del diritto penale amministrativo dispone di mezzi d’inchiesta molto più incisivi rispetto a quelli a disposizione della DdC.

La Svizzera è un “paradiso fiscale”?

È un luogo comune considerare la Svizzera un paradiso fiscale. Non va dimenticato che sia le persone fisiche, sia quelle giuridiche, pagano aliquote superiori alla soglia considerata tax heaven. Con la ratifica di numerose convenzioni di doppia imposizione la Svizzera concede a molti paesi OCSE assistenza amministrativa nell’ambito dell’applicazione della Convenzione.

Come municipale quali sono i temi di cui si occupa più volentieri?

Quale capodicastero educazione e socialità mi occupo con piacere dei problemi legati alla scuola. In quanto mamma di un bambino che frequenta l’asilo comunale e che dovrà affrontare il mondo scolastico sono particolarmente interessata a questi temi. Affronto con piacere anche i temi legati alla pianificazione del territorio e all’edilizia, poiché mi permettono di mettere a frutto le conoscenze apprese durante la pratica legale presso il Servizio ricorsi del Consiglio di Stato.

Essere donna in politica comporta qualche inconveniente?

Credo che in politica, come nella professione, una donna per emergere deve, purtroppo ancora oggi, dimostrare qualcosa in più degli uomini.

Da chi accetta più volentieri un consiglio?

In generale, accetto un consiglio quando la persona che me lo dispensa lo fa in modo spassionato e a fin di bene. Avendo perso durante l’adolescenza mia madre, che era la persona con cui mi confidavo e di cui avevo più fiducia, oggi cerco di ascoltare le mie più care amiche.

Quali giornali legge al mattino?

Al mattino non ho tempo di leggere i giornali, sono di corsa. Di solito riesco a leggerli la sera dopo cena, sono abbonata al Corriere del Ticino e alla Regione, e chiaramente a OL. Durante il fine settimana leggo alcuni quotidiani italiani.

Qual è il suo politico preferito e perché?

In genere ammiro quei politici intelligenti che fanno politica per il bene del Paese e non per il tornaconto personale, quelle persone che hanno visioni moderne e che sanno anticipare i tempi proponendo soluzioni per il futuro.

Come trascorre il suo tempo libero?

Giocando con mio figlio e frequentando gli amici più cari.

Sogni nel cassetto?

I sogni non li lascio nei cassetti, li tiro fuori.

Non c’è niente di meglio che…

un abbraccio di mio figlio quando arrivo a casa stanca la sera.

Non c’è niente di peggio di…

ricevere critiche gratuite fatte per invidia e gelosia.

Simona Genini, cosa vorrebbe trovare sotto l’albero di Natale e cosa si augura per l’anno nuovo?

Sotto l’albero desidero trovare quello che più sta a cuore ad ognuno di noi: serenità e salute per la mia famiglia e le persone a me care e, se posso fare un augurio al nostro Cantone, che sappia cogliere a pieno le potenzialità di quel nuovo inizio che rappresenta ogni nuova legislatura per mettere a frutto le risorse di umanità, intelligenza e progettualità che abbiamo.

Pubblicato su: Opinione Liberale – 24 dicembre 2010

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